Autori e Artisti alle Giubbe Rosse di Firenze Massimo Cantini Quiet Zone Mostra di Pittura dal 3 al 16 dicembre 2011
Da una lettera di Moravio Martini Firenze 06.12.2011 Caro Massimo Sono molto contento per la riuscita della mostra di pittura alle Giubbe Rosse. Chiaramente esporre le proprie opere in un locale prestigioso come questo deve essere un vanto che giustamente ostentare e tenere in alta evidenza. Ma non è stato il luogo sacro del Futurismo a colpirmi, bensì la forza dei tuoi quadri che ci guardavano dalle pareti. Se permetti, direi, una forza del silenzio, di personaggi immersi in paesaggi surreali dove non esiste un punto di fuga centrale, bensì infiniti punti di fuga che danno il senso della profondità e dello spazio che è il personaggio chiave di ogni tua tela. Ottimi gli interventi critici d’arte, specialmente quello di Dino [Pasquali], ma non completamente a fuoco. Secondo me i tuoi quadri raccontano molto di più di quello che si vede. Anzi parlano un linguaggio sommesso, fievole, quasi senza voce, ma ci dicono tante cose come la serenità, la malinconica solitudine, la riflessione, la tristezza di una realtà irreale. Una sommatoria di valori che ti rivelano, che ti identificano nonostante il tuo apparire o sembrare insensibile ad un travaglio interno. Se mi permetti, direi, che nella tua pittura c’è una scelta di campo molto coraggiosa, che non tentenna davanti agli infiniti “Ismi” contemporanei. Sei rimasto fedele alla tua espressione pittorica “figurativa” non contaminata dalle esperienze e ricerche dell’arte moderna e contemporanea e questo ti fa “anticonformista”, quasi fuori dal coro. Per finire una frase ad effetto (se mi permetti) concluderei dicendo: se la vita è piena di cose vuote tu, la tua, l’hai saputa riempire d’arte. Moravio |