Premetto di non essere completamente edotta di tutti i possibili meccanismi elettorali e per questo io invidio sinceramente chi è convintamente deciso a votare “no”, perché io malgrado abbia cercato di informarmi non sono convinta che votare così sia giusto. Ho ascoltato con attenzione il confronto in TV fra Renzi e Zgrebelsky sperando di essere illuminata, ma le argomentazioni del NO, se sono quelli indicate, mi sembrano veramente molto vaghe e malgrado la mia buona volontà non mi hanno convinto. Senz’altro i cambiamenti proposti avranno qualche punto debole che io non riesco a cogliere, ma a me sembrano proposte di buon senso, anche se capisco che variare parte della Costituzione è cosa molto seria. Un problema è che ogni volta che si vuole cambiare esce sempre qualcuno che propone di cercare altre soluzioni che miglioreranno la situazione e così tutto resta come prima. Esiste sempre la paura che le cose nuove siano peggiori e così è meglio non cambiare, somigliando a chi per paura dei padri disonesti preferisce non fare. In questo periodo si comincia ad avere in Europa una certa credibilità, si inizia a vedere nel nostro Paese qualche timido segno positivo. Ma davvero si crede che una inevitabile crisi di Governo in questo momento sia responsabile? Questo significherebbe dare una possibilità di governo alle destre che nelle difficoltà si uniscono, al contrario della sinistra e allora a chi giova? Il timore del cambiamento esiste da sempre ed anche l’attuale costituzione provocò a suo tempo molte perplessità. In questo momento pare si tema per il domani del Paese, ma io penso e credo che ci sia anche molta paura per il domani da parte dei politici che ci amministrano. Francesca Baldini
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