Prorogata la Mostra di Felice Levini.
Realizzato un video in 3d di Marco Samorì sulle opere di Galileo Chini

E’ uno dei pochi musei che ha deciso di riaprire al pubblico. Il Chini Museo spalancherà le proprie porte a partire dal 23 maggio insieme al suo spazio di osservazione contemporanea Chini Contemporary il tutto ad ingresso gratuito sino a fine giugno

“Abbiamo preso questa decisione insieme al Direttore Alessandro Cocchieri- spiega il vicesindaco e Assessore alla Cultura Cristina Becchi- per sottolineare l’importanza della cultura. Un settore che ha subito danni e conseguenza dalla chiusura e sul quale ci sono ancora poche risposte “

In occasione della riapertura e per meglio rispettare le misure ordinate dal DPCM 17 maggio 2020, il Museo sarà aperto il sabato e la domenica dalle ore 09.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.00 alle ore 19.00. Si consiglia la prenotazione al numero 055 8456230 o alla email info@chinimuseo.it .

Sarà così finalmente possibile visitare la mostra di Felice Levini VISIONI E GEOGRAFIE, procrastinata infatti fino al 30 settembre e inaugurata lo scorso 21 febbraio poco prima della chiusura predisposta per l’emergenza sanitaria 

L’esposizione curata dal Direttore del Chini Museo Alessandro Cocchieri sviluppa nei grandi spazi di Villa Pecori Giraldi un percorso che rivela gli elementi centrali della poetica di Levini. Le oltre quaranta opere che si susseguono nell’infilata dei sei saloni dedicati tracciano una grande mappa “concettuale” e “ricognitiva” dei molteplici linguaggi utilizzati dall’artista. In questa esposizione, che vanta anche alcuni lavori inediti, Levini non manca di restituirci una visione dell’arte come forma nuova della realtà che appare – inevitabilmente – nella sua inedita complessità.

Il Chini Museo, nonostante la chiusura, ha portato avanti il suo lavoro, ha continuato a fare ricerca e a trovare nuove collaborazioni.  Il Lockdown ci ha costretti a misurarci con le nuove tecnologie e soprattutto a cercare strade diverse per comunicare.

Le istituzioni museali hanno risposto allo stop, con iniziative dinamiche, creative e intelligenti passando per la fruizione digitale per permettere agli utenti di restare a casa senza perdersi dei contenuti culturali.

In questo particolare contesto il Chini Museo ha lavorato insieme al regista creativo Marco Samorì ad un prodotto realizzato interamente con tecnologia digitale 3D.

La creazione di Marco Samorì, che vede protagoniste una selezione di opere di Galileo Chini in collezione permanente presso il Chini Museo, è la reinterpretazione di un mondo magico e poetico, bianco e aulico dove l’arte di Galileo si muove a tempo di rima baciata in uno spazio metafisico. Samorì opera con precisione la sintesi del Chini Museo non svalutando l’aura del lavoro artistico Chiniano.

Fruibile su www.chinimuseo.it dal 25 maggio e sui canali social collegati al museo
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LOGISTICA

FELICE LEVINI

VISIONI E GEOGRAFIE

Una mostra CHINI CONTEMPORARY

A cura di Alessandro Cocchieri

Procrastinata fino al 30 SETTEMBRE 2020

CHINI MUSEO – VILLA PECORI GIRALDI

PIAZZALE LAVACCHINI N.1 BORGO SAN LORENZO (FIRENZE)

Orario post COVID:

sabato e domenica ore 09.00 > 13.00 e ore 15.00 > 19.00.

L’ingresso sarà gratuito sino alla fine di giugno 2020.

E’ consigliata la prenotazione al numero 055 8456230 o alla email info@chinimuseo.it

www.chinimuseo.it

UFFICIO STAMPA CHINI MUSEO:

notizie@laboratoriodelleparole.net

Francesca Rossini 392-9222152 – Silvia Montanari 339-8762443

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APPROFONDIMENTI

FELICE LEVINI

Felice Levini nasce a Roma nel 1956 dove vive e lavora.

La sua prima presenza a Roma risale al 1978 nello spazio autogestito Sant’Agata de’ Goti e al Palazzo delle Esposizioni. L’anno dopo segue un’importante personale allo Studio Cannaviello di Milano. Nel 1980 nasce Ia cosiddetta formazione dei Nuovi-nuovi sotto l’egida del critico Renato Barilli. Con la mostra presso la Galleria La Salita di Roma, nel 1981, Levini radicalizza il proprio lavoro aggiungendo l’elemento ironico che da lì in poi caratterizzerà le sue opere. Il 1985 segna la partecipazione dell’artista alla mostra Anniottanta tenutasi a Bologna presso la Galleria Comunale d’Arte Moderna.

Tra le personali da ricordare: la mostra alla Galleria Pieroni di Roma e alla Galleria Massimo Minini di Brescia.

Tra le collettive: Italiana: la nuova immagine, 1980, presso la Loggetta Lombardesca di Ravenna e la rassegna Dieci anni dopo: I Nuovi-nuovi, Galleria Comunale d’Arte Moderna, Bologna. Nello stesso anno Levini è presente alla XII Biennale des Jeunes, a Parigi e alla mostra Una generazione post-moderna presso il Teatro Falcone di Genova.

Nel 1984 espone al Castello di Volpaia a Radda in Chianti e due anni dopo alla rassegna itinerante Italiana: 1950-1986 a Zaragoza, Valencia e Madrid. Nel 1988 è invitato alla XLIII Biennale di Venezia/Aperto 88.

Nel 1991 espone al XXXIV Festival dei Due Mondi di Spoleto, nel 1993 è di nuovo presente alla XLV Biennale di Venezia/ La coesistenza dell’arte, nel 1996 alla XII Quadriennale di Roma. Nel 1998 partecipa a Solstizio d’Estate 3 a Serre di Rapolano (SI) e a Sarajevo 2000 al Palais Liechtenstein di Vienna.

Nel 2002 la personale Meridiano celeste (Azione a distanza) all’Acquario Romano e nel 2004 quella dal titolo Non c’è alla Fondazione Volume! nonché la partecipazione a Cabinet des Dessins al Musée d’Art Moderne di St. Etienne. L’anno dopo è presente all’Esposizione Universale Aichi, in Giappone.

Nel 2008 al Mediations BiennialPoznán e nel 2011 nella mostra Compagni di viaggio alla Galerija Mestna di Ljubljana.

Nel 2013 partecipa a Anni Settanta a Roma, Palazzo delle Esposizioni e a Camere XIX presso RAM radioartemobile, Roma.

Tra le sue personali più recenti vanno ricordate quelle alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna (2013), a Zagabria in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura (2015), all’Auditorium Parco della Musica di Roma (2016), all’Istituto Italiano di Cultura di Copenaghen (2019).

Partecipa alle mostre A tutto tondo- Sentieri Contemporanei ad Alghero (2017), alla Biblioteca di Tutti nella Biblioteca dell’Università di Sassari (2018) e al Parkview Museum Beijing e Singapore (2019).

MARCO SAMORI’

laurea in Scienze Politiche Internazionali e un Master di Event Management allo IED di Milano, ha maturato un’esperienza decennale nel settore della comunicazione e della progettazione di eventi.

Ha fatto parte di team creativi e di produzione con diversi ruoli: event manager, produttore, creativo, regista e consulente in alcune tra le più importanti case di produzione e agenzie.

Il suo know how trasversale, creatosi dal costante interesse per i nuovi trend e per l’evoluzione della comunicazione, lo convincono a fondare nel 2019 ‘Float in Ideas’, che sviluppa e produce idee per la comunicazione avvalendosi di un network di esperti professionisti coinvolti secondo le specifiche esigenze progettuali. floatinideas.com

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Fonte: Comune di Borgo San Lorenzo - http://comune.borgo-san-lorenzo.fi.it