“Possiamo vedere il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto, la cosa importante è che ora abbiamo il tempo per elaborare e condividere una proposta per la scuola della montagna, che tenga conto delle caratteristiche particolari del territorio e delle esigenze di alunni e insegnanti”. Così si esprime il sindaco di Marradi Tommaso Triberti dopo la bocciatura da parte del Ministero della Pubblica Istruzione della sperimentazione, di un anno, di un istituto unico di Firenzuola, Marradi e Palazzuolo, proposta avanzata dalla giunta dell’Unione montana dei Comuni del Mugello alla Regione, che l’aveva accolta e a sua volta avanzata a Roma.

Dopo il no del Ministero, l’istituto di Firenzuola (che aveva perso l’autonomia perché sottodimensionato per numero di alunni) sarà collegato a quello di Calenzano mentre il Dino Campana di Marradi-Palazzuolo sarà affidato in reggenza alla dirigente scolastica di Borgo San Lorenzo.

Il neoassessore all’Istruzione del Comune di Marradi, Marzia Gentilini, puntualizza: “Le riorganizzazioni scolastiche sono necessarie, ma intervenire sulla scuola significa non prescindere dalla qualità dell’offerta formativa. Questa – continua – deve tenere conto delle esigenze degli alunni ma anche dei docenti e di tutto il personale della scuola. Per questo motivo – annuncia l’assessore marradese Marzia Gentilini – organizzeremo un tavolo di lavoro congiunto che ci consenta di proporre alla Regione e al Ministero una soluzione adeguata per che vive in montagna”.

D’accordo il sindaco Tommaso Triberti che sorvola sulle polemiche ed entra nel merito dei passaggi tra Unione, Regione, Ministero, Comune e scuola aggiungendo: “Quella avanzata come Unione – precisa il sindaco Triberti – era una proposta tampone, non certo ottimale, come abbiamo puntualizzato sia durante l’incontro con la Regione che con il documento congiunto con il consiglio d’istituto della scuola di Marradi, che ci permetteva di usare l’anno di tempo a disposizione per elaborare una proposta di riorganizzazione e dimensionamento scolastico organica, con la partecipazione del territorio. Il Ministero ha preso una decisione per questo anno scolastico, ma quello successivo dovrà necessariamente iniziare con un assetto che sia il risultato di discussione e confronto sul territorio, con tutti i soggetti interessati – prosegue – prendendo anche in considerazione ipotesi che oggi, in tempi brevi, non erano perseguibili. Quindi – dice il sindaco Triberti – né contenti né scontenti, il lavoro che negli anni passati doveva essere fatto inizia ora. Un lavoro congiunto tra istituzioni e scuola, con un unico obiettivo: la soluzione migliore per chi vive la scuola e in primis i ragazzi”.

Intanto, se il 15 settembre ricomincia la scuola, il giorno dopo si riunirà la conferenza territoriale sull’istruzione coordinata dall’Unione montana dei Comuni del Mugello: “La questione dell’articolazione e del dimensionamento scolastico è assolutamente prioritaria – sottolinea l’assessore alla formazione dell’Unione dei Comuni Giampiero Mongatti -. Bisogna recuperare tempo, perciò apriamo la discussione per arrivare a definire con amministratori locali, dirigenti scolastici e consigli d’istituto una proposta condivisa per il nostro territorio”.