Alla scoperta del Cisto Laurino. Escursione, mostra fotografica e spettacolo nei luoghi dove fiorisce il Cisto laurino (Cistus laurifolius L.). Domenica 2 giugno dalle ore 9,30 al Santuario della Madonna del Sasso.

Domenica 2 giugno si rinnova la ormai consueta giornata dedicata al Cisto Laurino, il fiore raro che cresce nell’area naturale protetta di Santa Brigida, con escursioni lungo i sentieri alla scoperta della fioritura di questo tipico fiore simbolo dell’area protetta, nata nel 1997 nel Comune di Pontassieve.

La conduzione dell’escursione e l’organizzazione della giornata sono state realizzate in collaborazione con le tre Associazioni che collaborano con il Comune nella gestione dell’ANPIL (Il Crinale, CAI e GEO).

La partenza per tutti gli appassionati di trekking e natura è fissata alle ore 9.30 dal Santuario della Madonna del Sasso, Santa Brigida, per una distanza di circa 9 km affrontando un dislivello di 600 metri. Il rientro al santuario è previsto per le 12,30 (info gruppo Escursionistico GEO – Tel 335/6554985). Nel pomeriggio alle 15,15 presentazione della mostra fotografica “La Natura in sette scatti”, a cura dell’associazione “f2,8 Fotoclub in Firenze”. Alle ore 15.30 in programma lo spettacolo “Ridi e canta alla toscana”, con Gianmaria Vassallo e alle ore 16.30 Merenda per tutti i partecipanti offerta dai gruppi escursionistici CAI, GEO e Il Crinale.

Approfondimento: Il cisto laurino di Santa Brigida (Cistus laurifolius L.) deve la sua notorietà non solo al fatto di costituire un’entità rara per la flora italiana, ma anche per le leggende che nel repertorio dell’alta Val di Sieci lo vedono come simbolo espressivo di devozione. La sua è quindi una storia in cui cultura e attività antropiche hanno avuto un ruolo saliente nel determinarne allo stesso tempo la popolarità e l’impoverimento genetico. La prima fase dello studio della popolazione del cisto laurino è stata eseguita nel 2008 dal Prof. Paolo Grossoni dell’Università di Firenze ed ha portato alla pubblicazione dell’opuscolo “Il cisto laurino di S. Brigida”, in distribuzione gratuita presso il Comune.

La seconda fase di studio, conclusasi nel 2011, ha avuto come punti focali la stima demografica, la comprensione e lo studio delle strategie (interventi di monitoraggio, di conservazione e di gestione) finalizzate alla conservazione della popolazione. Le analisi eseguite tendono a suffragare l’ipotesi che l’area di Santa Brigida abbia costituito, per il cisto laurino, una zona rifugio. Sono pertanto state indicate le tipologie di intervento che devono mirare a favorire il cisto laurino esistente riducendo la pressione della concorrenza, a introdurre il cisto laurino in ambienti ecologicamente equivalenti ai siti di crescita e, infine, a introdurre il cisto laurino anche in aree di colonizzazione appositamente allestite all’interno delle aree boscate limitrofe. Il Comune ha attivato da gennaio 2015 un progetto, che si estende su tre anni di attuazione, di interventi per la conservazione e l’ampliamento dell’areale di cisto laurino.

Pontassieve, 29/05/2019