Sabato 9 maggio il progetto del Comune sarà raccontato a 128 esperti provenienti da 103 città del mondo

Esce anche da confini nazionali l’esperienza del progetto Pontassieve 2030, realizzata nel 2019 alla chiusura della precedente legislatura, che ha visto la redazione di un’analisi retrospettiva specifica di tutte le politiche pubbliche del territorio negli ultimi 5 anni attraverso la lente dei 17 obiettivi ONU, di modo da poter definire lo stato dell’arte del contributo pontassievese a livello regionale, nazionale e globale all’Agenda 2030, analisi inedita – almeno in Italia – per un Comune sotto i 60.000 abitanti, e realizzata interamente con risorse interne.
Sabato 9 maggio l’assessore del Comune di Pontassieve Jacopo Bencini sarà chiamato a raccontare questo percorso all’interno di un webinar inserito all’interno di un più ampio programma che vedrà per un anno attività collegate al tema dello sviluppo sostenibile delle città e degli spazi urbani organizzato dalla sezione giovanile del SDSN, (Sustainable Development Solutions Network, la rete ONU che riunisce un pool di esperti in sviluppo sostenibile che ogni anno pubblica ricerche, rapporti, di carattere divulgativo sull’Agenda2030).
Una opportunità importante oltre che un riconoscimento di respiro internazionale per un comune di 21.000 abitanti che seppe coinvolgere tutta la rete socio-economica del territorio per ripercorrere 5 anni di vita amministrativa rivista alla luce del suo territorio e dei suoi stakeholders e seppe, inoltre – in una pubblicazione presentata nell’ultimo consiglio comunale della passata legislatura – lasciare una base dati unica ed innovativa, una traccia chiara per disegnare il futuro sulla base dell’Agenda 2030. I 17 obiettivi ONU, infatti, non parlano soltanto di ambiente e consumi: tra i temi trattati la parità di genere, l’accesso all’educazione di qualità, la qualità dalla partecipazione democratica, e molto altro.

Questo percorso intrapreso dall’Amministrazione – che vede il patrocinio dell’ASVIS e la collaborazione di importanti realtà associative italiane – nasceva proprio, dalla volontà e la necessità di “localizzare” gli obiettivi ONU tramite azioni concertate a livello regionale e locale, in risposta all’appello a suo tempo lanciato dal portavoce di ASVIS Giovannini in merito ai ritardi degli enti pubblici italiani nell’intraprendere azioni di questo tipo.

“Si impone con sempre maggiore urgenza la necessità di conoscenze e strumenti di lunga gittata per uscire dalla crisi causata dal virus – affermano l’assessore Jacopo Bencini e la Sindaca Monica Marini – la grande base dati e la visione che scaturirono da Pontassieve 2030 sono appunto una vera e propria cassetta degli attrezzi per una migliore valutazione di cosa servirà, di cosa sarà meglio fare, in quella che si annuncia una ripartenza complessa. L’attenzione internazionale al progetto non può che ricordarci la strategicità, espressa prima della pandemia, di allargare il raggio di questa analisi a tutta la Valdisieve e perché no in ottica metropolitana, in linea con il tavolo già lanciato sempre da Pontassieve sul Green Deal europeo”.

Fonte: Comune di Pontassieve - http://www.comune.pontassieve.fi.it/