Si é tenuto ieri – 28 gennaio – a Roma, presso il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, un tavolo tecnico sulla strada statale 67, alla presenza del Vice Ministro Riccardo Nencini, con Anas e amministratori della Valdisieve, presente anche il Sindaco di Pontassieve Monica Marini, insieme ai sindaci Stefano Passiatore di Dicomano e Mauro Pinzani di Rufina, con loro anche Tiziano Lepri, già Assessore alle Infrastrutture della Provincia di Firenze, Daniela Galanti, Presidente della Società TO.RO e gli Organi Tecnici della Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze e Anas.

Durante l’incontro in maniera unanime gli amministratori hanno ribadito l’importanza della variante alla SS67 ed è stato concordato che la via percorribile per poterla vedere realizzata è quella di suddividere in due parti il lotto che va da San Francesco a Dicomano.

I presenti hanno convenuto di iniziare a lavorare in due direzioni: da un lato portare avanti per l’iter per realizzare il primo tratto che va da San Francesco a Scopeti, interessando anche parte del territorio di Pontassieve e che vedrà la “circonvallazione” dell’abitato di Rufina, dall’altro contemporaneamente procedere all’adeguamento e alla messa in sicurezza del tracciato esistente. Questa operazione di messa in sicurezza e manutenzione – che non necessita di attivare procedure di impatto ambientale – sarà importante per il futuro e più ampio intervento di realizzazione della variante.

Di comune accordo è stato infine deciso di adeguare la bozza di convenzione tra Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze ed Anas, alla luce degli accordi raggiunti in questa riunione.

Anas ha poi fornito garanzie sul prosieguo della progettazione anche per il tratto tra Scopeti e Dicomano.

“Siamo soddisfatti – spiega Monica Marini Sindaco di Pontassieve – e ringraziamo il Vice Ministro Riccardo Nencini per aver preso a cuore le problematiche infrastrutturali del nostro territorio. È importante sottolineare che la soluzione a questa vicenda nasce da una forte unità di intenti tra le diverse amministrazioni interessate dall’opera per l’importanza del progetto per la sicurezza e la qualità della vita di tutto il territorio. Il metodo che ci siamo dati è quello di agire in modo coeso e condiviso nella scelta delle priorità infrastrutturali per l’intero territorio.”